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Maupan Photo

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cartolina

 

Nov.2018 Se andate a cercare tra le guide o le cartine le Fiamme di Falasca non le troverete, eppure sono lì in bella mostra nella cartolina di Novembre su Maupanphoto, questo perché buttandomi in questa avventura dell’archivio fotografico mi accorsi ben presto di quanti luoghi, e non sto parlando di piccoli angoli di natura, ma di monti, valli o spettacolari formazioni rocciose come questa, non trovassero alcun nome sulle cartine topografiche (un discorso a parte va fatto per le pareti dove si sviluppano vie di roccia, dove il nome viene quasi sempre riportato sulle guide specialistiche), e non sempre aiuta contattare i locali che, come ho avuto modo di sperimentare, spesso attribuiscono nomi differenti allo stesso posto.
Così avendo la necessità per i fini stessi dell’archivio, ma anche perché dare un nome ad una cosa significa rivestirla di maggiore personalità, mi son trovato e mi trovo spesso a dovere attribuire un nome ad una certo luogo geografico, cerco di farlo allora con molta umiltà e col “minor male possibile” oserei dire, cioè cercando un riferimento noto che sia il più vicino possibile combinato con un appellativo riferito ovviamente alle caratteristiche del luogo; in questo caso Falasca è preso dal nome della marcata forcella che si trova al termine di questa bellissima cresta rocciosa (derivato forse da un tipo di paglia: il falasco, utilizzata per fare sedie o fasciare fiaschi e damigiane, o ancora dal nome di una popolazione originaria del centro Italia: i Falisci), mentre Fiamme…bè è abbastanza ovvio!
Buona visione su Maupanphoto.com

cartolina

 

Ott.2018 Ci sono foto che non esistono!
No non sono impazzito, ci sono foto che non esistono perché sono momenti/immagini che tu hai vissuto, scatti che hai immaginato, ma non sei riuscito a cogliere, a riportare a casa, o perché non sei riuscito a cogliere l’attimo o più semplicemente perché non avevi la macchina fotografica con te (oggi molto più difficile vista la qualità raggiunta dalle foto scattate dai telefonini che abbiamo sempre con noi), “foto” che anche se a fatica continuano a riaffiorare tra i tuoi ricordi, magari sollecitate proprio da altre foto scattate nella stessa occasione.
All’opposto ci sono foto che esistono ma solo per caso, per una fortuita coincidenza di tempi e di luoghi (come sopra oggi molto più numerose rispetto al passato per la grande diffusione di apparecchi, fotocamere o telefonini, che ci permettono di scattare una foto quasi in ogni momento delle nostre giornate ovunque ci troviamo), foto non volute, non pensate, ma semplicemente capitate.
Ed alla fine ci sono loro… le foto volute, ricercate con ostinazione, a volte con fatica (come la cartolina di Marzo 2017), ma che poi tornando a casa ti riempiono di gioia, perché la tua fantasia si è concretizzata, il tuo sguardo si è saziato!
Così fù per questa immagine: mi trovavo nell’Appennino Parmense ed avevo ideato un giro ad anello dove la chicca finale sarebbe stato il Lago Scuro di cui avevo letto bellissime recensioni, la giornata era stata ballerina, così ricordo che durante la gita tra una nuvola e l’altra avevo sperato di trovare un cielo sgombro almeno sul Lago Scuro, ma con mio dispiacere quando arrivai il paesaggio tutto era avvolto da una fitta nebbia; intuivo che il posto era bellissimo tra le velature della nebbia e fortunatamente mi trovavo da solo, quindi non spinto da alcuno a riprendere il cammino mi fermai ad aspettare nella speranza che il tempo si aprisse, seduto lungo la riva nel silenzio mi misi ad aspettare, ricordo ancora l’intensità di quei momenti così assoluti, così puri, ed alla fine dopo una ventina di minuti o poco più questo fu il risultato.
Buona visione con la cartolina di Ottobre di Maupanphoto.com

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Set.2018 Amo il mare delle isole, delle isole piccole, delle isole a settembre, delle isole senza frastuoni, delle isole semplici senza tanti orpelli, delle isole lontane ma vicine ai tuoi sentimenti, delle isole povere d’insegne ma ricche di profumi, di sapori, di persone, di storie, di silenzi; amo il mare che le circonda e che senza le isole diverrebbe ostile e senza speranza per il nostro animo errante, ed alla stessa maniera amo queste isole che senza il mare sarebbero terra anonima e sterile, non l’agognato e sicuro ricovero per il nostro viaggio, il caldo abbraccio per quella pace irraggiungibile che andiamo cercando, il trampolino necessario per il successivo salto.
Perché ogni porto nella vita dovrebbe essere sempre non solo un punto di arrivo ma un punto di partenza, e con questa speranza vi auguro una buona visione con la cartolina di Settembre di Maupanphoto.com

cartolina

 

Lug.2018 Mi son sempre chiesto se in una foto di paesaggio (limitiamoci a questo contesto) conti di più una buona inquadratura od una bella luce, certo il massimo ovviamente si ottiene quando i due elementi si combinano al meglio, ma se si dovesse scegliere a cosa rinunciare lì per lì sul momento dello scatto o a cosa auspicare di trovare sul posto…bè posso dire con tranquillità che sia la luce l’elemento in assoluto più importante, un’inquadratura mediocre od anche sbagliata diventerà comunque unica se la luce che la penetra sarà speciale, “sensuale” al punto da trasfigurare la realtà in qualcosa di diverso, di …oltre; e senza dilungarmi troppo credo che la cartolina di questo mese vada in questa direzione: una nevicata estiva, una parete oscura ed impervia, grigie nubi sullo sfondo, concorrono a rendere questa immagine drammatica, ma è la luce, quella luce tagliente e improvvisa che crea un’atmosfera di magia, di ipnotismo, sembra quasi che la montagna ti chiami dicendo: “Vieni a prendermi se hai coraggio!”
Buona visione con la cartolina di luglio su Maupanphoto.com

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Ago.2018 Ero indeciso se per questo caldo mese di agosto pubblicare come cartolina del mese una foto di montagna o di mare, poi mi è capitata sotto gli occhi questa foto e non ho più avuto dubbi!
In questo scatto c’è tutto in uno: c’è la roccia della montagna, c’è l’acqua cristallina, c’è l’azzurro del cielo, in un mix di riflessi che non sai più se è la montagna che si riflette nell’acqua o l’inverso, che a ben vedere è poi una verità che spesso ci dimentichiamo: che tutto è parte di qualcosa e nello stesso tempo riflesso di qualcos’altro, che ad ogni punto di vista ne corrisponde uno opposto, altrettanto vero e portatore di novità, che se dalla roccia nasce l’acqua così nell’acqua c’è il seme della roccia (basti pensare che le nostre meravigliose Dolomiti sono nate in fondo agli oceani!), e così l’aria stessa che ossigena entrambe e li alimenta è una colla invisibile di cui troppo spesso ci dimentichiamo inquinandola sconsideratamente.
Il riflesso che così bene apprezziamo in uno specchio come in una laghetto alpino a mio parere ci dovrebbe far riflettere che tutto attorno a noi è un “riflesso” di qualcos’altro, che tutto attorno a noi è interdipendente, e così saggiamente non limitarsi mai a considerare solo gli effetti diretti delle nostre azioni ma a considerarle sempre come parte di un equilibrio più ampio, che coinvolge la nostra umanità e la nostra Terra per intero, dovremmo considerare la Terra come un’isola fluttuante nello spazio.
Per questo sarò un po’ visionario, ma continuo a credere che anche un battito di farfalla avrà il suo peso, il suo riflesso, in questo Universo!
Buona visione su Maupanphoto.com

"Dolomiti, il cuore di pietra del mondo"
minia mostra
mostra fotografica di Georg Tappeiner al Palazzo delle Esposizioni
20 giugno / 02 settembre 2018

Le Dolomiti sono un monumento d’arte diffuso che l’UNESCO ha riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità per la loro straordinaria bellezza e importanza scientifica per la storia della Terra; ora, per la prima volta in mostra a Roma, questa magnificenza è documentata da una quarantina di prestigiosi scatti del fotografo Georg Tappeiner.
L’autore, che vive nelle Dolomiti, ha "respirato" quella bellezza che ci affascina e scattando le foto ci ha restituito arte, nell’arte; quelle di Georg Tappeiner sono vedute stupefacenti che diventano creazioni artistiche del paesaggio e tornano a restituire all’arte della fotografia quella dignità che pareva essere smarrita; non a caso il National Geographic, la prestigiosa rivista nata per ‘esplorare il mondo e prendersi cura della Terra’, ha pubblicato per prima alcuni dei bellissimi scatti di Tappeiner e proprio a seguito di questa iniziativa è nata la mostra “Dolomiti. Il cuore di pietra del mondo“.
Lo sguardo del fotografo è di grande efficacia comunicativa e, al contempo, immortala con assoluta potenza la straordinarietà del Bene Naturale Dolomiti. (estratto da: https://www.palazzoesposizioni.it/mostra/dolomiti-il-cuore-di-pietra-del-mondo)


Palazzo delle Esposizioni - Roma
Spazio Fontana - Via Milano, 13
Info line 06.39967500 - Ingresso libero
Orari: mar.mer.gio.dom. 10,00/20,00 - ven.sab. 10,00/22,30 - lun.chiuso

cartolina

 

Giu.2018 Un buon metodo per affrontare le difficoltà è quello di ripensare a situazioni simili o, meglio, più impegnative, che si è superato nel passato; nei primi anni in cui andavo in montagna per esempio, mi capitò durante un’alta via sulle Dolomiti (per l’esattezza mi trovavo con alcuni amici sulle Marmarole) di dover risalire con gli zaini pesanti da trekking durante una giornata assolta un lunghissimo canalone di ghiaie, sembrò interminabile ed alla fine eravamo tutti veramente esausti, ma a parte la soddisfazione di esserci riusciti e la bellezza del paesaggio che trovammo al di sopra, la cosa divertente fù che da allora in poi ogni volta che facevamo qualcosa di impegnativo lo paragonavamo con un’ipotetica scala di difficoltà “Vallon del Froppa” (il nome del canalone sulle Marmarole), ed al massimo si arrivava a 7/8 su 10!
È ovvio poi che con il tempo se ti lasci coinvolgere dalla passione per la montagna l’asticella si alza pian piano, e forse oggi se rifacessi il Vallon del Froppa non lo troverei in fondo così impegnativo, ma è sempre vivo comunque il suo ricordo e di tante altre gite seguite a quella dove l’impegno fisico è stato proponderante, e che divengono una spinta potente a superare la difficoltà del momento.
Perché vi racconto questo? Bè perché la foto della cartolina di giugno di Maupanphoto.com ricorda proprio una di quelle gite: il raggiungimento della Forchetta di Santa Colomba dal Vallone di Fossaceca.
Buona visione.

cartolina

 

Mag.2018 Vi è mai capitato di camminare tra i fiori? Immagino di si, ma vi è mai capitato di camminare su un mare di fiori, un tappeto fitto che si stende a perdita d’occhio?
Quando ti capita una cosa del genere non serve una fotografia per ricordartelo, una scena così ti rimane impressa nel cuore ancor prima che nella memoria, e in un certo senso diviene un termine di paragone per tante altre scene forti che ti capiterà d’incontrare, non servirà però tornare nello stesso posto e nello stesso periodo per riassaporare quella sensazione di colorata gioia, perché la natura ha un orologio tutto suo, ho compreso infatti negli anni che certe situazioni sono il risultato di particolari condizioni, anzi direi di “sfumature” di certe condizioni, quali l’innevamento invernale, l’umidità del suolo, la temperatura dell’aria e quando e per quanto tempo queste condizioni si verificano, che una fioritua così può verificarsi due anni di seguito come dopo 5, 10 anni, ed in fondo la ricchezza della natura è anche in questa sua imprevedibilità che rende sempre nuovo ogni giorno.
Buona visione con la cartolina di Maggio di Maupanphoto.com

World Press Photo 2018
minia mostra
mostra fotografica al Palazzo delle Esposizioni
27 aprile / 27 maggio 2018

La mostra del World Press Photo 2018 si tiene a Roma, in prima assoluta italiana, presso il Palazzo delle Esposizioni dal 27 aprile al 27 maggio 2018.
Il Premio World Press Photo è uno dei più importanti riconoscimenti nell'ambito del fotogiornalismo; ogni anno, da più di 60 anni, una giuria indipendente, formata da esperti internazionali, è chiamata ad esprimersi su migliaia di domande di partecipazione inviate alla Fondazione World Press Photo di Amsterdam da fotogiornalisti provenienti da tutto il mondo.
Per l'edizione 2018 la giuria, che ha suddiviso i lavori in otto categorie, tra cui la nuova categoria sull'ambiente, ha nominato 42 fotografi provenienti da 22 paesi...
L’esposizione del World Press Photo 2018 non è soltanto una galleria di immagini sensazionali, ma è un documento storico che permette di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo; il suo carattere internazionale, le centinaia di migliaia di persone che ogni anno nel mondo visitano la mostra, sono la dimostrazione della capacità che le immagini hanno di trascendere differenze culturali e linguistiche per raggiungere livelli altissimi e immediati di comunicazione. (estratto da: https://www.palazzoesposizioni.it/mostra/world-press-photo-2018-roma)


Palazzo delle Esposizioni - Roma
Via Nazionale, 194
Info line 06.39967500
Orari: mar.mer.gio.dom. 10,00/20,00 - ven.sab. 10,00/22,30 - lun.chiuso

cartolina

 

Aggiornamento Apr.2018 Per me è sempre un momento molto importante l’aggiornamento dell’archivio fotografico Maupanphoto, sono nuove storie che se fino ad un attimo prima erano solo mie ora le posso condividere con tutti, per quanto infatti una foto, per sua natura, colga un attimo, in realtà uno scatto ben riuscito fa proprio l’opposto: dilata il tempo, apre lo spazio, e induce la nostra immaginazione a navigare su quell’immagine guidata dalle emozioni che suscita in noi; ogni foto racconta qualcosa che l’eventuale descrizione non dice, se la foto è “povera” breve sarà il suo racconto, se la foto è “ricca” saremo sorpresi delle cose che ci svelerà; ma il fotografo non può fare miracoli, c’è bisogno di tempo e fantasia, un po’ come quando si legge un libro.
Gli eventi di questo nuovo aggiornamento sono tantissimi e con essi l’archivio supera la soglia delle 20.000 immagini (20.172!), si va dai monti poco conosciuti dell’Appennino Meridionale al più classico Gran Paradiso, dal mitico Sentiero Bove alle sempre bellissime Dolomiti, senza tralasciare cime o itinerari insoliti in Appennino, perché se è vero che le montagne stanno sempre lì, sta alla nostra passione e fantasia trovarne sempre di “nuove”!
Buona visione su Maupanphoto.com

p.s. la foto di presentazione del post può sembrare poco attinente al tema del camminare per monti e nella natura, ma lo è molto del cammino dello sguardo che ognuno di noi può fare riportando a casa una bellissima storia!

cartolina

 

Apr.2018 Tra le tante attività all’aria aperta che ho sperimentato credo che lo scialpinismo sia la più travolgente ma anche la più insensata, nel senso che le emozioni che ti regala sono intense e bellissime ma la sciata “perfetta” in realtà si realizza assai di rado, specie per chi come me non è uno sfegatato della sciata a tutti i costi e non vive in zone di montagna dove è più facile approfittare delle giornate più adatte a questa attività, capita raramente di trovare le condizioni ottimali per una discesa coi fiocchi (in tutti i sensi!), più che mai in un Appennino sempre più caldo; troppe le variabili che entrano in gioco e su cui possiamo fare ben poco, tra meteo, condizioni locali non solo del territorio e del manto nevoso ma a volte anche di assurdi divieti, nonché i potenziali pericoli da prevenire con attenzione, portano spesso a ridimensionare i propri obiettivi, così viene da chiedersi se valga la pena faticare così tanto a salire per poi scendere si …ma senza tutto questo godimento.
Però poi c’è lei …la giornata perfetta!
Dove tutto va come avresti voluto che andasse: un sole splendido, una leggera brezza, una temperatura mite o fredda, un ripido pendio ed un manto di neve fresca e farinosa o al contrario primaverile e lavorata, ma comunque che sostiene dolcemente le tue curve, è allora che sperimenti una leggerezza ed una gioia che non hai mai provato prima, ti sembra di volare tra i cristalli di neve e l’azzurro del cielo, è un momento magico dove la fatica sparisce e per pochi istanti riesci ad abbandonarti a questa corrente che ti porta verso il basso, poi il dolce sfregolio degli sci sulla neve ti riporta alla realtà …e freni.
Ed una volta che hai sperimentato queste sensazioni è come una droga, una buona droga che cercherai ancora, anche se il più delle volte rimarrai insoddisfatto, mai deluso però, perché la montagna non delude mai se sei pronto ad ascoltarla così da cogliere gli splendidi doni che sempre ci offre.
Buona visione con la cartolina di Aprile di Maupanphoto.com